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Convers(az)ione

24 Set

Torno, con un buco temporale di innumerevoli giorni ma torno.

Alla fine torniamo sempre nel luogo dove avevamo interrotto i rapporti con qualcuno (o qualcosa), anche quando questo spazio è virtuale. Mi sento un moderno Sherlock Holmes, armato in questo caso solo di deduzioni logiche e nessun copricapo ottocentesco.

Dove eravamo rimasti? Ah sì, avevo concluso un percorso introspettivo con qualche ricetta autunnale. Sono cadute altre foglie nel frattempo, la temperatura ambientale si è abbassata e con essa il mio umore s’è tinto di toni ovattati, freddi e poco vivaci. Periodo di assestamento e di recupero; soprattutto periodo di ricerca di lavoro. La cucina ha atteso fino ad ora.

Siamo passati dal calore estivo alla frizzantezza dell’aria autunnale. Conversione quindi, ribaltamento e ristrutturazione. Settembre, lo so, è un mese di transizione e so anche che presto finirà (i numeri mi danno ragione), quindi con esso anche questa apatia controproducente. Cosa mi trascina verso questo declivio ottobrino da montagne russe? Sarà presto, sarà prematuro, sarà sciocco, ma sono le feste in arrivo.

San Petronio (patrono di Bologna, forse non più festeggiabile grazie ad un governo così altruista da imporre una visione stakanovista del lavoro), il giorno dei Morti, il giorno della Madonna, Natale. Già, siamo appena alla fine di settembre (con mille impegni nel mezzo) e già immagino come sarà il menù natalizio. Mi piace pensare alle feste comandate, perchè volente o nolente, che si sbuffi o ci si allieti, sono l’unica vera occasione per creare un gruppo unito attorno alla tavola apparecchiata, a meno che non ci si imponga alle festività.

Io sfido questa saltuarietà di incontri cucinando e proponendo idee strategiche per attirare gente dal naso fino e dai gusti dolci. Altro che Sherlock Holmes, sembro più Josemite Sam contro Bugs Bunny. Una delle ricette base migliori è senz’altro il biscotto, meglio se minuscolo.

UNGHIE CANNELLA E ZENZERO

Tempo: 30 min.

I biscotti più semplici che mi possano venire in mente sono quelli in cui mescoli tutti gli ingredienti assieme (pochi ingredienti s’intende) e inforni. Senza ombra di dubbio questa ricetta rispecchia il modus descritto.

Difficoltà: 1 di 10

Non esiste difficoltà alcuna per questi biscottini, basta giusto qualche accortezza ma nient’altro. Vedrete.

Costo: infimo

Sì, non costerà quasi nulla, soprattutto perchè il 95% degli ingredienti, se non la loro totalità, sarà già nelle vostre dispense.

Ingredienti

– farina di tipo 00

– burro a temperatura ambiente (in quantità leggermente inferiori alla farina)

– tuorli d’uovo (uno ogni 70g di farina)

– zucchero semolato (1/2 del peso della farina)

– cannella in polvere q.b.

– zenzero in polvere q.b.

– vanillina

Ok, sarà una ricetta dannatamente facile. Unite il burro con la farina e lo zucchero. Una volta amalgamati aggiungete i due tuorli e mescolate nuovamente fino a completo assorbimento. Aggiungete in ultima istanza la vanillina, che servirà per darci un tocco più dolce al composto. Schiacciate, mescolate, premete, amalgamate con le mani, vi verrà di certo più facile e sarà di gran lunga più divertente che vedere un robot da cucina in movimento. Oltretutto le vostre mani sono una frusta perfetta per eccellenza. Lavorate a lungo, così che il grasso del burro si distribuisca e leghi per bene gli ingredienti.

Ora tocca all’aroma. Non ci sono dosi prestabilite, tuttavia vi consiglio di non esagerare troppo, rischiamo di coprire del tutto il sapore della vanillina e di far virare il biscotto sull’amaro (o sul piccante, se scegliamo di far prevalere lo zenzero). Indicativamente le dosi sono 1-2 cucchiaini di polvere di cannella e 1/2 di zenzer, ma potete variare a vostro piacimento. Potreste ad esempio dividere il composto in due parti e aromatizzare diversamente entrambi. Avremmo anche un bel gioco di colore. Insomma, ricordatevi di non superare i 2-3 cucchiaini totali di spezie.

La pasta ormai pronta va coperta ben bene con la pellicola trasparente e fatta riposare in frigorifero per un’ora. Daremo così il tempo al burro di compattare tutti gli ingredienti raffreddandosi.  Una volta pronta abbiamo due possibilità:

– se vogliamo un biscotto gonfio e compatto ci conviene creare i biscotti in fretta, così che in forno non si sgonfino allargandosi (se il burro ricomincia a fondere);

– se vogliamo il biscottino a forma di unghia (come ho fatto io), allora torniamo a lavorare la pasta per ammorbidirla un po’, poi infiliamola in un sac-à-poche senza beccucchio e armiamoci di forza di braccio. Il movimento è fondamentalmente questo: creiamo un cilindretto di 1 centimetro circa e premiamo con la tasca da pasticcere sull’estremità d’uscita, così che si riesca a staccare la pasta dandogli una forma ungulata. Continuiamo così fino ad esaurimento della pasta. Inforniamoli infine per 10-15 minuti a temperatura molto alta, sui 180-200 gradi. Controlliamoli costantemente, tendono a bruciarsi molto facilmente. Possiamo oltretutto decidere se anticipare la sfornata, in modo tale da lasciarli più morbidi all’interno. Ad ogni modo, una volta tolti dal forno vanno fatti riposare (senza staccarli dalla teglia) e raffreddare, così che si possano compattare e rassodare per bene.

Metteteli in una ciotolina, sono piccoli ed invitanti.

Considerazioni finali

Come avete potuto capire, la ricetta è di una facilità estrema, non serve nemmeno tantissima manualità, basta qualche accorgimento e un minimo di pazienza. Praticamente ci si mette più tempo ad aspettare che si cuociano in forno che a prepararli. Sono leggeri, speziati, si sciolgono in bocca per l’alta quantità di burro. La base è il classico frollino, io ho aggiunto queste spezie ma non ci vuole nulla ad insaporirli con altre cose, anche meno dolci della cannella. Mai provato con il rosmarino?

è nero Darjeeling Oolong

Qui andiamo sul tecnico. Indubbiamente lo sposalizio perfetto è con una bevanda calda e tradizionalmente dei periodi freddi dell’anno. Ho scelto un tè nero particolarmente amaro, che ben contrasta con il dolcissimo biscotto. Si tratta di una miscela indiana, a foglie piccole, dal sapore molto intenso. La qualità Oolong definisce i tè ad affumicatura media, quindi non completa, lasciando un leggero retrogusto naturale di foglia. Infusione fra i 3 e i 3,5 minuti, a seconda del gusto tannico che vogliamo in bocca.