Tag Archives: formaggio spalmabile

Ironia della sorte

15 Ago

Agosto! Sei tornato finalmente! Dove ti eri cacciato?

Lo ammetto, questo mese porta nella mia testa una serie di insofferenze, accompagnate da altrettanto sollievo; mi rendo conto che l’estate ha superato il giro di boa, che tornerà il fresco a breve, sono scorbutico a causa del caldo che ci attanaglia da almeno un mese e mezzo, sto solo la maggior parte del tempo ed inizio a parlare con gli elettrodomestici. D’altro canto, il rovescio della medaglia è pressoché bizzarro: ogni anno, la sorte mi colpisce in pieno, con risvolti inaspettati. Agosto è un mese durante il quale la freccia ruota vorticosamente e, nonostante tutto, si ferma sulla voce “vacanza”. Dico vacanza nel senso letterale del termine, attesa, stasi, mancanza, in questo caso di impegni professionali.

Due anni fa terminai l’università e agosto significò, volente o nolente, un periodo di attesa tra la scrittura della tesi e l’effettiva proclamazione di laurea. L’anno scorso invece il mio contratto di stage si arrestò proprio al termine di luglio, di conseguenza l’estate si identificò con le vacanze di agosto. Quest’anno di nuovo la sorte ha ironizzato sui miei impegni. Contratto regolare, doppio/triplo lavoro, impegni impellenti all’orizzonte; niente da fare, la ruota della (s)fortuna ha ripreso a girare: dito mezzo spezzato, attese d’ufficio e di conseguenza infortunio. Fermo a casa, non c’è nulla da fare. Maledetto agosto, non fosse per te davvero, l’anno sarebbe sempre uguale, nel bene e nel male (e vai di rima).

Fin qui la parte divertente. In verità agosto finora mi ha dato la possibilità di capire cosa sta accadendo attorno a me e di fare, seppur in modo bizzarro, il punto della situazione sui cambiamenti intercorsi. Mi trovo così in una sfera, un vuoto pneumatico che assume di volta in volta forme diverse (la casa, la città vuota) e penso. Con il mio mignolo fasciato penso. La battuta d’arresto è quasi totale, mi ritrovo metaforicamente a passeggiare come un turista per la mia testa, guardare le immagini che passano e riassemblare i pensieri secondo una logica più algida. Vedo le persone muoversi a rallentatore, parlare con voce ovattata fuori campo, incompren-sibili. Nulla è chiaro a parte qualche raro fatto statutario. La costituzione del mio stato mentale fa ancora cilecca in certi punti. Il fatto è che ho appena iniziato a riaggregare le idee, sapremo solo tra un paio di settimane cosa ne salterà fuori. Strati su strati di pensieri, mescolati e non ancora sistemati. L’idea è quella di collocarli dentro i cassetti di un immaginario comò, laddove i cassetti più in alto contengono le cose quotidiane, quelle che uso spesso, quelli intermedi contengono le lenzuola e invece gli ultimi in fondo hanno il profumo dei ricordi polverosi. Sono i cassetti che apriamo solo quando abbiamo il tempo di sederci a terra e di spargere le fotografie tutto intorno a noi, per scandagliare il tempo che è stato. Ecco, io sono seduto.

Vi propongo un dolce così, a strati, un’apologia di ciò che sto cercando, l’ordine che si vorrebbe come risultato finale e attraverso la cui immagine pensare “ecco dove porta la logica”. Oltretutto, lo dedico all’estate, alla faccia del caldo che fa.

CHEESECAKE AI TRE CIOCCOLATI

Tempo: 6 ore e 30 minuti

Un tempo lungo, dato soprattutto da due fattori: i tempi di raffreddamento e l’obbligo ad impastare separatamente. Non scoraggiatevi, il risultato sarà ottimale.

Difficoltà: media

L’ostacolo maggiore sta nel riuscire ad avere sul piano di lavoro una quantità imbarazzante di contenitori tra pentole, pentolini, tegami, cucchiai. La composizione finale del dolce in sé non dà particolari problemi, il più sta nella suddivisione degli ingredienti. Vedremo come risolvere al meglio la questione.

Costo: medio-alto

Molti, quasi troppi ingredienti, tra cui biscotti secchi saporiti (non i classici da prima colazione) e vari tipi di cioccolato. Per quest’ultimo consiglio infatti di prenderne di buona qualità, non limitatevi al prodotto di sottomarca, dato che è l’ingrediente principale. Inoltra il formaggio spalmabile costa, si sa. Mi ripeterò ma non demordete, farete un figurone.

Ingredienti

Per la base:

– 250g di biscotti integrali

– 120g di burro sciolto

Per le creme:

– 75g di cioccolato fondente

– 75g di cioccolato al latte

– 75g di cioccolato bianco

– 250g di panna fresca non zuccherata

– 750g di formaggio spalmabile

– 60g di zucchero al velo non vanigliato

– 12g di colla di pesce

Molto bene, iniziamo con la preparazione della base. Prendiamo il burro e sciogliamolo a bagno maria. Nel frattempo prendiamo i biscotti secchi e trituriamoli molto finemente con l’aiuto di un batti carne. Se siete dannatamente pigri o tecnologizzati, potete abbreviare i tempi mettendo il burro nel micro-onde in modalità scongelamento per 6o secondi circa e i biscotti nel robot da cucina. Non so voi, ma così si perde tutto il divertimento e allora preferisco andare a comprare i dolci in pasticceria. Che cosa mi metto ai fornelli da fare se non sudo un po’? Alla fine il dolce mi sembra anche più buono.

Insomma, andiamo infine ad unire il burro ai biscotti, mescoliamo affinché la pasta assorba il liquido e livelliamo la nostra base all’interno di una tortiera del diametro di 22cm, premurosamente coperta da un disco di carta forno (potete ritagliarlo segnandone il contorno con la tortiera). Mettiamo la nostra base in freezer per una decina di minuti. In alternativa, se non volete che si ghiacci troppo o se non avete dimestichezza con la preparazione delle creme, in frigorifero per una mezz’ora. Vedrete che rientrerete nei tempi.

Ora la parte divertente, ovvero le creme. Vi ricordo che sono tre, il bello sarebbe che fossero perfettamente separate l’una dall’altra così che si possano vedere chiaramente gli strati, anche se in bocca il sapore sarà sostanzialmente uniforme. Dividiamo la colla di pesce in tre parti uguali. Sono fogli, quindi non sarà difficile. Mettiamo il tutto a mollo in tre contenitori separati pieni d’acqua (andranno bene tre fondine). Nel frattempo mettiamo la panna a scaldare lentamente sul fuoco.

Adesso le basi per le creme: dividiamo il formaggio spalmabile in tre parti uguali, ammorbidiamolo leggermente con l’aiuto di un cucchiaio. Mettiamo a bagno maria i tre cioccolati in altrettanti tegamini. Sembrerebbe una pazzia, avere quattro fuochi accesi con tre pentole d’acqua e all’interno tre tegami che sciolgono tre cioccolati e in più la panna. Serve dimestichezza e un po’ di multi-tasking, so che non sarà facilissimo per i neofiti ma ehi, è una palestra di vita anche questa. Sciogliamo bene il tutto e poi uniamo ogni cioccolato alla sua bella dose di formaggio spalmabile, mantechiamo come si deve.

A questo punto la panna starà per sobbollire. Togliamola dal fuoco, tentiamo di dividerla in tre parti uguali e lasciamola intiepidire. Una volta fatto, uniamo ad ogni contenitore di panna la sua bella dose di colla di pesce che adesso sarà morbida e che dovrete accuratamente strizzare. Scioglietela nella panna e unite il nuovo composto all’impasto di formaggio. Mescolate per bene e in ultimo aggiungete zucchero a velo – indovinate un po’ – in parti uguali (ma va’?).

Ora, sortiamo la base dal frigorifero/freezer. Versiamoci sopra uno dei composti, a voi quale scegliere per primo. Stendiamo bene il nuovo strato e ficchiamolo di nuovo in frigorifero per 20 minuti oppure in freezer per 5. L’obiettivo è sostanzialmente quello di fare in modo che la nuova superficie si solidifichi a sufficienza da poterci versare sopra il secondo composto senza che questo faccia un brodo con quello sottostante. A tempo ultimato, estraetelo di nuovo e procedete con il secondo strato. Ripetete la procedura per il terzo. Attenzione, l’ultima sessione di riposo al fresco dovrebbe durare circa 4 ore e avvenire rigorosamente in frigorifero, affinché il dolce non cristallizzi trasformandosi in un semi-freddo. Ricordiamo che ci sono sia il formaggio che la panna, due derivati del latte che poco amano le temperature estremamente basse. Rischieremmo di creare dei bellissimi agglomerati di grassi animali e rovinare il gusto del prodotto finale. A procedimento concluso, estraete pure la tortiera, staccate il dolce dalle pareti con l’aiuto di un coltellino ben piatto e aprite. Bello vero?

Cheesecake ai tre cioccolati

Cheesecake ai tre cioccolati

Considerazioni finali

Il bello di questo dolce è che non c’è cottura in forno, quindi potremmo tranquillamente farlo d’estate, come ciliegina sulla torta di una buona cena tra amici. Le difficoltà nella creazione dei composti sono facilmente superabili facendo un po’ di attenzione alle quantità ed a come si dividono. Nulla vi vieta di aumentare la quantità di formaggio se il composto risultasse troppo liquido. Anche l’ordine con il quale decidiamo di sovrapporre i composti è a vostro piacimento. Adesso che ci penso, si potrebbe persino versare ad ogni strato un po’ di due composti diversi, creando delle figure o dei cerchi concentrici; oppure si potrebbe benissimo versarli tutti e tre assieme in punti diversi del dolce, per creare forme fantasiose non solo in superficie ma anche al taglio. Insomma, abbiamo la possibilità di fare quello che vogliamo. Infine, se ci va, possiamo pure guarnirla con delle scaglie di cioccolato. Vi insegno questo procedimento veloce: scaldiamo a bagno maria il/i cioccolato/i separatamente, mettiamoli a raffreddare versandoli su un foglio di silicone e allargandoli per creare una macchia piuttosto sottile. Una volta secchi, possiamo raschiarli via con l’aiuto di una paletta o di un coltello largo a lama piatta. Vedrete come si arricceranno! Delicatamente potremo poi metterli come decorazione al centro del cheesecake.

Accompagnamento: sturatore liquido

Perdonate l’ironia, ma dovrò essere franco. Il dolce è molto sostanzioso, morbido ma avvolgente in bocca, non beveteci nulla di particolare vicino perché il formaggio sarà in grado di coprire ogni sapore a parte quello del cioccolato. Se volete, andate di acqua ma non per vezzo, piuttosto per aiutare a mandare giù il boccone. E’ un dolce goloso, non fatevene una colpa se sarete sonnolenti ma soddisfatti alla fine della porzione.